Un’opportunità di un grande riordino istituzionale degli enti locali che consenta di garantire più servizi, decrementare la burocrazia ed il moltiplicarsi di soggetti politici e tecnici che rendono anti-economica l’azione amministrativa.
Le sfide del futuro potranno essere vinte solo se si rinuncerà ad egoismi campanilistici e si cercherà come amministratori e comunità di fare squadra su progetti di fusione, cooperazione e di collaborazione tra Enti Comunali finalizzate ad offrire più servizi, razionalizzando le “macchine burocratiche” e pesando politicamente e amministrativamente di più sul versante regionale e interregionale. Lo studio di fattibilità promosso da Appello per Lecco ha voluto essere un utile e apprezzato strumento al dibattito per amministratori e cittadini.
Proseguire con il lavoro che porti all’incorporazione di Morterone garantendo massimi benefici possibili alle comunità locali.
Morterone consentirebbe a Lecco di diventare una delle città più ambientali d’Italia (dopo essere stata nominata nel 2013 Città Alpina) con la possibilità di accedere a tutti i finanziamenti a fondo perduto previsti dallo Stato per la Legge sulle fusioni consistenti in 20 milioni di euro in 10 anni (2 milioni all’anno). Appello per Lecco assieme al Coordinamento Nazionale della fusione dei comuni di cui fa parte, ha inviato al Presidente del Consiglio una richiesta di ulteriore incremento di tale finanziamento.
Avviare momenti di consultazione referendaria, nei comuni oggetto dello studio di fattibilità di APL, con gli amministratori e i cittadini interessati, come sta avvenendo in altre parti d’Italia.
Ipotesi di ampliare ad altri Comuni attraverso il coinvolgimento di cittadini e amministratori con referendum. Occorre che le comunità locali siano protagoniste del proprio destino e non debbano subire interventi di fusione determinati a livello centrale.
Due grandi aree strategiche dove l’attuale amministrazione ha investito molto in termini di relazione e messa a disposizione delle risorse. Due ambiti che cambieranno volto alla fruibilità dei servizi e all’accessibilità dei siti.
Nuova sede Municipio e riqualificazione accesso Stazione.
La nuova amministrazione dovrà affrontare la delocalizzazione e la razionalizzazione degli uffici nel nuovo Comune di via Marco D’Oggiono e procedere ad alcune importanti alienazioni di immobili di proprietà. A trasferimento avvenuto potranno essere programmati gli interventi di demolizione della parte “meno nobile” a fianco a Palazzo Bovara per rendere l’accessibilità e il parcheggio della Stazione Ferroviaria più fruibile e funzionale per l’utenza. Uno scenario come questo ben risponde all’applicazione concreta del termine rigenerazione: riduzione dei volumi edilizi con nuovi spazi riconsegnati alla collettività per migliorare il servizio.
Avere la possibilità di progettare una nuova sede per il Municipio rappresenta una svolta epocale: ricordiamo che sono stati investiti 5.77 milioni di € per acquistarla senza contrarre mutui e nel 2019 si è usciti con un bando di preselezione dell’impresa che farà i lavori per un importo di 6.47 milioni di € per riqualificazione tecnico funzionale ed energetica (di questi 1.75 a fondo perso da GSE). La responsabilità della progettazione della nuova sede è interna al Comune in partnership con il Politecnico di Milano per elaborare il progetto definitivo del primo edificio pubblico NZEB (edificio ad energia quasi zero).
Lavori di riqualificazione realizzati per lotti.
Delocalizzazione e razionalizzazione degli uffici nel nuovo Comune.
Alienazione immobile via Sassi di proprietà comunale.
Concretizzazione impegni in itinere con RFI per riadeguamento e ristrutturazione della Stazione (gestore ex CENTOSTAZIONI) garantendo abbattimento delle barriere architettoniche e sicurezza diurna e notturna.
Demolizione parte meno nobile di Palazzo Bovara per avere nuovo accesso a Palazzo Bovara e alla stazione.
Interramento di 600 metri di tratto ferroviario indicato nel concept di Appello per Lecco e finalizzato a recuperare ampi spazi di superficie, riunificando in quel tratto la città che al momento è separata dalla ferrovia.
I cittadini si lamentano spesso del livello della nostra burocrazia, tuttavia questo servizio è essenziale per garantire attività e delibere trasparenti e rispettose delle leggi. Il post Covid impone un’accelerazione sul versante delle autocertificazioni che affidano al senso di responsabilità dei cittadini procedure consapevoli dove il Comune eserciterà il solo ruolo di accertatore.
Responsabilità e azioni performanti.
Non è la burocrazia a bloccare le procedure, ma sono le normative legislative che vanno ad interpretazione e si contraddicono. In questi ultimi cinque anni solo un dirigente è rimasto al suo posto tutti gli altri per pensionamento, avvicinamento alle città di residenza o per allontanamento spontaneo sono stati sostituiti. Il nuovo quadro dirigenziale ora è soddisfacente ma va aiutato con una programmazione delle priorità senza interferire sul lavoro quotidiano. Occorre continuare e migliorare le politiche di una premialità dei dipendenti non a pioggia ma per merito.
Autocertificazione per 36 mesi che consenta ad aziende e privati di accelerare gli interventi sui loro bisogni e sulle loro esigenze, rimuovendo gli intoppi burocratici, fermo restando che la Pubblica amministrazione avrà il dovere di controllo e verifica con possibilità di sanzionare o rigettare l’eventuale operato non a veritiero.
Gli assessori, per ottimizzare il lavoro di dirigenti e funzionari, convocheranno solo una volta alla settimana i tavoli di lavoro con loro, consentendogli così di poter operare, pianificare e promuovere tutte le attività prefigurate durante l’incontro. Tali incontri settimanali serviranno anche per tracciare i consuntivi dell’attività svolta.
Completamento del nuovo assetto organizzativo implementando l’utilizzo dei sistemi informatici, telematici e digitali.
Trasferimento dei servizi nel nuovo Municipio di Lecco sito in via Marco d’Oggiono
Le politiche della sosta devono essere lungimiranti e tenere conto di una città comunque che sta invecchiando e ha bisogno di tutelare le persone anziane, i disabili e i bambini. Viabilità e parcheggi non possono essere fuori da un contesto diverso da quello previsto dal nuovo piano del traffico che entrerà in vigore operativamente a breve.
Una città fluida. Con il nuovo piano del traffico abbiamo approvato un progetto finalizzato a fluidificare il traffico in città con processi importanti di desemaforizzazione e razionalizzazione dei tracciati veicolari intorno alla cintura della città, importante sarà la creazione di zone 30 in tutti i quartieri per garantire la precedenza alla mobilità lenta.
In città ci sono complessivamente oltre 17.000 parcheggi, quindi non mancano, ma spesso vengono utilizzati in modo inappropriato. Le vicende del silos di via Nassyria non utilizzato per mesi, il sottoutilizzo di parcheggi strategici come quello de “La Ventina” o di “ponte Alimasco”, del Broletto Nord e di via Magnodeno ci devono portare a riflettere su un nuovo modo di interpretare le politiche dei parcheggi, differenziando in maniera consistente i costi tra centro città e periferia.
Dare attuazione mano a mano che si reperiscono risorse pubbliche e private a quanto contenuto nel Piano Urbano del Traffico.
Nuovo Piano della Sosta con politica dei parcheggi che si basi sulla differenziazione dei costi tra centro città e periferia: chi entra nel centro città e intende posizionare l’autovettura nei parcheggi che vi orbitano, deve sopportare un costo superiore rispetto a coloro che ritengono di poter parcheggiare in zone di scambio intermodale, raggiungendo poi il centro con i mezzi pubblici, in bicicletta o a piedi.
Intensificare la premialità anche nei parcheggi per coloro che sono proprietari di macchine elettriche, ibride, GPL e metano.
Favorire la mobilità sostenibile anche con incentivazioni economiche.
Sistema informatizzato per rendere smart la fruibilità del diritto alla sosta.
Rivisitazione di tutti i passaggi pedonali potenzialmente pericolosi con nuova illuminazione e sistemi di avvertimento luminosi.
Rappresenta la vera sfida del cambiamento e dobbiamo esserne all’altezza. La nostra gloriosa storia del ferro e della manifattura deve trovare un sodalizio con la prospettiva di favorire l’industria turistica in città.
La vera sfida della città starà nella capacità di promuovere una forte azione sulle politiche e industrie turistiche, attivando tutti gli attori che si occupano di promozione del turismo a Lecco. Fondamentale l’azione di una cabina di regia territoriale che sappia sviluppare azioni di sistema e promuovere il territorio valorizzandone gli elementi maggiormente attrattivi (lago e patrimonio delle acque, sentieri e montagna, bellezze paesaggistiche e naturalistiche, storia e cultura, enogastronomia).
Un lavoro che dovrà evolvere guardando anche alla strategica posizione della città che potrà sviluppare le proprie potenzialità turistiche se capace di azioni coordinate sulla direttrice di Milano (maggior attrattore turistico della Lombardia), con il Lago di Como sfruttandone il brand già conosciuto a livello internazionale, con le valli e il ramo lecchese e l’alto lago quale direttrice verso la vicina Svizzera e l’Europa.
Promozione del Brand COMO LAKE
Valorizzazione e promozione della rete sentieristica e del Fondo per la Montagna. 2/3 della superficie della città di Lecco si compone di fascia pedemontana, 1/3 è tessuto urbano consolidato. Nel Febbraio 2017 legge regionale istituisce Rete Escursionistica Lombarda, a settembre 2017 il Comune sottoscrive con il CAI una convenzione per digitalizzare, valorizzare e promuovere il sistema della REL. Viene istituito un fondo con la Fondazione Comunitaria per garantire la manutenzione in un’ottica di salvaguardia e sviluppo del patrimonio.
Potenziamento web marketing e infopoint, con un presidio anche in stazione.
Ampliare offerta per il turismo di prossimità.
Ampliare l’offerta della navigazione e degli approdi.
Implementare il trasporto e le reti private.
Sistema di bigliettazione integrato.
Promozione de Le vie del Viandante.
Laddove si creano occasioni, favorire la realizzazione di alberghi e strutture ricettive.
Completamento ostello della gioventù, struttura che verrà intitolata a Cassin.
Completamento dehor nel Parco addio ai Monti, struttura per il noleggio delle biciclette con servizi pubblici e docce.
Valorizzazione della filiera a Km zero di prodotti alimentari che può rappresentare un volano di sviluppo turistico ed economico per la nostra città.
Implementazione dei sentieri agro-silvo-pastorali.
Maggior accessibilità turistica per il servizio bike-sharing.
Installazione di una segnaletica verticale chiara finalizzata a favorire la comprensione dei turisti per raggiungere le località lacustri e montane più importanti.
Partenariato pubblico privato Piani d’Erna a seguito del nuovo assestamento Agenzia Trasporto Pubblico Locale.
Continuare con la valorizzazione e la promozione della ciclabile Brezza sull’Adda che collega per 300 km Sondrio e la Svizzera, con il Po (in collaborazione con gli Enti Provincia e Regione) per garantire l’implementazione della rete della mobilità lenta per la riscoperta sostenibile del territorio.
Continuare il percorso di collaborazione con ANAS, Provincia e Comune di Abbadia Lariana per il completamento del secondo lotto tratto ciclopedonale Lecco-Abbadia.
Creazione piattaforma ufficiale online (visitlecco.it) cui sono iscritti tutti gli operatori turistici (si può pagare questa piattaforma con contributi richiesti per la registrazione agli operatori poi scaricabili al 100% dall’IRPEF o da altre tasse).
La cultura è la nuova frontiera della sfida della città che insieme al turismo e all’industria ancora presente, deve rappresentare il volano della nuova Lecco. Gli edifici culturali e museali rappresentano un patrimonio che consente lo sviluppo strategico anche della nostra economia. Sono questi i settori in cui ci auguriamo un’attenzione da parte del mondo imprenditoriale.
Aiutare la città ad assumere un nuovo volto, uno sviluppo moderno e consapevole con investimenti pubblici e privati che coinvolgano il mondo della cultura, dell’imprenditoria, del turismo in un sodalizio strategico finalizzato a creare e valorizzare tutto il patrimonio pubblico e privato a disposizione per creare eventi in grado di incidere positivamente anche sulla differenziazione e inclusione di nuove forme di arte.
Continuare con le opere promosse grazie al contributo della comunità attraverso il relativo regolamento della salvaguardia dei beni comuni
Conservazione e valorizzazione patrimonio SiMul
Biblioteca: ampliamento dell’orario nel breve termine
Teatro: rilancio, dopo il necessario restauro del Teatro Sociale, con una stagione di alto livello che riporti a Lecco il meglio delle produzioni teatrali nazionali e, quando possibile, anche internazionali. Valorizzazione di tutti gli spazi polivalenti presenti in città gestiti da compagnie private o da volontari dele parrocchie.
Palazzo delle Paure: continuare il percorso di valorizzazione dello spazio con attività espositive di qualità conforme a quelle delle più attive e importanti città di provincia, coinvolgendo il settore privato.
Villa Manzoni: rilancio del più celebre museo e monumento cittadino
Promozione degli edifici di pregio e dei monumenti della città per i cittadini (coinvolgimento nonni e bambini): Palazzo Belgiojoso, Torre Viscontea, Planetario
Nuova segnaletica che facilita orientamento per turisti (lago, sentieri, indicazioni di risalita dal centro città alla fascia pedemontana)
Fare Network: sarebbe auspicabile avviare una collaborazione con le istituzioni museali del territorio su temi condivisi, creando itinerari di visita e mostre diffuse, valorizzando così il patrimonio locale in una visione più ampia e allargata. Progettare iniziative in sinergia con Fondazioni, associazioni, privati raccogliendo le proposte
Comunicazione: implementare la comunicazione con un media manager specializzato e dedicato attraverso riviste specializzate, social, newsletter.
Sostenere, anche economicamente, tutti i sodalizi che si muovono nel campo dell’arte, della cultura, del cinema e del teatro.
Riapertura teatro e bar con bando per nuova gestione e direzione artistica
Biblioteca: progettazione di una nuova sede che nel prossimo mandato non andrà realizzata ma almeno progettata individuando lo spazio; quella attuale, benché bella e comoda, presenta spazi ormai insufficienti e inadeguati.
Villa Manzoni: restauro e ristrutturazione dell’immobile insieme al recupero del parco storico della Villa.
Valorizzazione del sito OTOlab ricercando spazi anche dedicati alle aree di sosta
Villa Ponchielli: continuare la ricerca dei finanziamenti per far decollare il progetto per farla diventare una scuola di cucina internazionale mettendo in sinergia i due giardini delle ville storiche già di proprietà dei musicisti Ponchielli e Gomes
Area ex-Oasa: favorire la creazione di un progetto dedicato alle opere del genio Leonardo Da Vinci che contempli museo, laboratori e formazione culturale.
Il nostro patrimonio pubblico è ricco e variegato, necessita un grande impegno nella sua salvaguardia e valorizzazione. Servono anche atti di coraggio finalizzati ad alienare pezzi di patrimonio che rappresentano un fardello per la nostra comunità e non sono più ritenuti strategici.
Tuteliamo ciò che abbiamo ereditato.
In questi 10 anni abbiamo capito cosa vuol dire aver ereditato una situazione drammatica sul fronte delle mancate manutenzioni nei precedenti decenni. Senza una manutenzione programmata gli amministratori devono ricorrere sempre ad interventi emergenziali sapendo che questi oltre ad essere molto onerosi per la collettività e ai contribuenti in maniera esagerata, non risolvono quasi mai il problema. Quindi bisogna confermare l’orientamento assunto nell’ultimo quinquennio dove la manutenzione di edifici e strade é stata programmata con disciplina e in maniera rigorosa.
Mettere sui capitoli di spesa risorse importanti per garantire la gestione, conservazione ed implementazione del verde cittadino, dell’igiene ambientale, delle asfaltature, della segnaletica verticale ed orizzontale, anche di indirizzamento verso i nostri beni patrimoniali, dei fabbricati e dei monumenti di nostra proprietà.
Utilizzo finalizzato del Regolamento dei Beni Comuni coinvolgendo sempre più soggetti ed associazioni private che intendono farsi carico di un pezzo di città.
Far partire prima possibile la riqualificazione e il riordino del lungolago
Valorizzazione del nostro patrimonio acquisendo le aree oggi demaniali che possono interessare e coinvolgere a livello di investimenti patrimoniale turistico l’intera città.
Verificare con ALER la possibilità di dismettere alcune unità immobiliari di proprietà comunale.
Queste tre azioni già programmate e pianificate dall’attuale amministrazione saranno concretamente un progetto di rigenerazione urbana dell’area più frequentata da famiglie e turisti. Una sfida già indirizzata che vedrà il futuro sindaco ad inaugurare queste tre grandi aspettative della comunità.
A seguito del progetto di fattibilità tecnico-economica per la riqualificazione dell’area demaniale lacuale denominata “Malpensata”, è stato possibile sottoscrivere solo nell’ultimo anno un nuovo protocollo d’intesa con l’Autorità di Bacino per la progettazione definitiva e la variante al PGT in quanto è stato necessario reperire il 50% delle risorse per le spese degli incarichi professionali (importo € 92.500,00).
L’attuale Amministrazione ha lanciato il concorso in due fasi del nuovo lungolago cittadino tramite il Concorso Waterfront: Lecco nuovi riflessi, un bando per sviluppare idee progettuali per ripensare i 10 km di città che si specchiano nel lago e valorizzarne bellezza e fascino,
nel rispetto dei valori storico-culturali, ma con un occhio alle sfide future che siano ambientalmente sostenibili. Il concorso in due fasi prevede la redazione di un vero e proprio progetto di fattibilità tecnico-economico e la futura amministrazione sarà legata al vincitore per cinque anni: questo vuol dire che è stato instradato il percorso per avere un’opera pubblica a tutti gli effetti e non semplicemente un’idea su come abbellire il lungolago.
La nuova amministrazione dovrà garantire a questi interventi la priorità assoluta e il primo lotto deve essere realizzato a partire dal 2022 (nel piano triennale opere pubbliche sono già stanziati 4 milioni per il 2021-2022).
Completamento della variante e di tutti i gradi di progettazione per la riqualificazione dell’area della Malpensata.
Individuazione del progetto di fattibilità tecnico-economico vincitore del Concorso Waterfront: Lecco, nuovi riflessi a cui l’amministrazione si lega per 5 anni: essendo stato instradato il percorso per avere un’opera pubblica a tutti gli effetti, sarà possibile procedere per lotti funzionali una volta che verranno individuate le risorse (pubbliche e private). L’attuale programma triennale lavori pubblici ha già stanziato 2 milioni di € per il 2021 e 2 milioni di € per il 2022.
Il nuovo lungolgo dovrà prevedere attrezzature e presidi per la valorizzazione del lago in un’ottica di potenziamento sportivo e ricreativo.
Valorizzazzione gradoni lungolago per attività sportive.
Mantenimento del decoro urbano in un’area strategica della città con posizionamenti di divieti e indirizzamento dei bagnanti verso il futuro lido.
Realizzazione per lotti dei 10 km di lungolago in base al progetto vincitore
Lavori di riqualificazione dell’area della Malpensata
I giovani devono riprendersi in mano il loro futuro, investendo in un percorso imprenditoriale su questi quattro temi che rappresentano la prospettiva di sviluppo della città per le nuove generazioni. Il Comune di Lecco deve promuovere e favorire l’accessibilità ai servizi sburocratizzando e facilitando le autorizzazioni per le nuove start-up.
Sono i giovani che rappresentano il futuro della nostra città. A loro dobbiamo affidarci, ascoltarli, sentire le loro proposte e coinvolgerli nelle politiche di cambiamento della Società. Una comunità che insegue le corporazioni e gli egoismi di parte non ha futuro. Le generazioni più anziane rischiano di venire ricordate come i barbari se non sapranno coniugare le loro esigenze con le aspettative delle nuove generazioni. Una sana amministrazione non può fare a meno di loro e del contributo che possono portare con la loro freschezza, dinamismo, creatività e talento in tutti i settori da quello ambientale/alimentare a quello tecnologico e scientifico. Sono una risorsa alla quale non solo va dato spazio ma alla quale vanno garantiti dei luoghi per potersi esprimere pienamente.
Dobbiamo aver cura dell’ambiente, lo sviluppo di una economia green, un diverso modo di approcciarsi all’alimentazione e alla mobilità, la necessità di intervenire sulle emissioni dannose sono le priorità che devono partire dalle politiche locali. Non possiamo aspettare che siano i Governi centrali ad orientare le scelte, ma occorre incalzarli con esempi rivoluzionari dal basso finalizzati a creare la consapevolezza di ciò che ci attende se non dovessimo cambiare immediatamente i nostri stili di vita..
Area ex-Piccola Velocità: nuova cittadella dell’ambiente, della scienza, tecnologia e educazione dedicata alle giovani generazioni e agli studenti. Come da concept presentato da Appello per Lecco, si ipotizza di creare una nuova fermata temporanea della stazione ferroviaria.
Messa a disposizione di tutti i possibili spazi istituzionali e non per lasciare libera espressività in città
Laboratori e start-up per giovani nello spazio dell’edificio Neogotico
La volontà già evidenziata di incorporare Morterone, che consentirebbe a Lecco di diventare una delle città più ambientali d’Italia, va verso la valorizzazione del patrimonio della fascia pedemontana.
Creazione di un festival diffuso da sviluppare in tutti i centri storici della città che valorizzi le peculiarità del territorio affiancandole a progetti artistici e culturali
Festival sportivi: fare leva sulla possibilità offerta dal territorio per ospitare competizioni sportive a livello più professionale o dilettantistico (ad esempio gare di wakeboard, kitesurf, arrampicata, parapendio etc).
Interramento di 600mt di linea ferroviaria, come da progetto APL, con la costituzione in superficie di un bosco urbano, area manifestazioni ed eventi. Rendere Lecco città attrattiva per i giovani che ci vivono o che devono venire da altre città con la curiosità di visitarla.
Cogliere tutte le opportunità in campo regionale, nazionale ed europeo e tutti i bandi previsti da istituti pubblici, fondazioni ed enti privati per incassare finanziamenti a fondo perduto, parzialmente restituibili o restituibili a tasso agevolato che vengono attivati costantemente.
È difficile ipotizzare di creare una struttura con risorse umane interne al Comune che si occupi esclusivamente di ricercare bandi e finanziamenti. È molto più efficace appoggiarsi a strutture già esistenti (associazioni, consorzi o centri studi pubblici) che si occupano esclusivamente di questo tema, esattamente come se fossero un ufficio distaccato in altra sede del Comune.
Appoggiarsi alle strutture, anche private, ad oggi esistenti che sono ben qualificate (esempio quella di ANCI, del Centro Studi PIM o strutture private che esercitano questa professione) per accedere a finanziamenti e bandi.
Costituzione di un ufficio progetti propedeutico ad avere studi di fattibilità e progetti definitivi esecutivi che consentano di partecipare a bandi di gara ragionali, nazionali o europei.
Affidare anche a strutture esterne la progettazione di opere complesse che necessitano di professionalità specifiche e di ingenti attività di programmazione e pianificazione.
Il post- Covid ci consegna uno scenario molto diverso al quale non eravamo preparati. Ciò che abbiamo perso è soprattutto il benessere e ci siamo sentiti vulnerabili e fragili. Occorre fare un grosso investimento istituzionale su questo fronte che coinvolge i nostri stili di vita, la salute, l’attività fisica e un modo diverso di guardare all’ambiente. Per questo Appello per Lecco proporrà presidi di competenza e cognizioni di causa d’eccellenza.
Nessuno resti indietro. Garantiamo dignità alle persone. Il valore di una comunità si basa sul grado e sulla capacità di dare risposte alle esigenze, ai bisogni e alle aspettative dei cittadini. Occorre tutelare le fasce più deboli, accompagnarli in un percorso di garanzia istituzionale, rendendo sempre di più accogliente la città sul fronte dei servizi alla persona, del diritto alla casa e al lavoro e dell’accessibilità. In questi 10 anni, nonostante la crisi economica e la riduzione delle risorse, siamo riusciti a far fronte a queste emergenze, tuttavia i fenomeni di povertà, disagio e malessere che attraversano tutta la società ci inducono a destinare risorse sempre più mirate e incisive per migliorare l’esistenza dei ceti più esposti e fragili della società. In questo contesto confermiamo gli orientamenti di intervenire attraverso i processi di co-progettazione con la formazione del Consorzio Girasole che hanno dato buoni risultati in questi anni.
Favorire la creazione di una città inclusiva per tutti che vuol dire: accessibile, solidale e resiliente. È fondamentale che ogni intervento in tutti i settori della pubblica amministrazione sia pensato per non escludere nessuno, nessuna fascia d’età, nessuna persona con disabilità o minori potenzialità, nessun credo religioso. Vogliamo una città che metta l’uomo al centro, con le sue potenzialità e le sue fragilità.
Non vogliamo certo sottacere il fenomeno delle migrazioni e dei richiedenti asilo anche se ovviamente è un processo governato principalmente dallo Stato e dalle Prefetture. Dobbiamo poter garantire un’accoglienza misurata che non valichi mai le soglie di quanto la nostra città può offrire in termini di dignità per le persone accolte, quindi la relazione con le autorità competenti deve essere improntata ad una negoziazione territoriale per qualsiasi tipo di emergenza dovesse svilupparsi, ma anche chiedere ai diversi Comuni di non rimanere indifferenti ai fenomeni sui quali siamo chiamati ogni qualvolta a dare risposte concrete. Resta inteso che vanno garantiti i presidi di decoro pubblico e di sicurezza in tutta la città utilizzando tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione, fermo restando il principio di umanità negli atteggiamenti, nella relazione e nelle operatività che non deve mai venire meno.
Garantire il mantenimento delle coperture di spesa necessarie a tutti gli ambiti del welfare anche attraverso una rivisitazione delle reali esigenze delle nuove povertà. Intervenire sui processi sempre maggiori che coinvolgono gli anziani in solitudine offrendo servizi qualificati di presenza istituzionale.
Completamento del PEBA (Piano di Eliminazione della Barriere Architettoniche) in corso e ampliare il progetto convocando tavoli di confronto con Associazioni e portatori di interesse per declinare i diversi modi di rendere accessibile la città in tutti i suoi ambiti (musei, turismo, montagna...)
Grazie al Protocollo sottoscritto nel 2017 tra Regione Lombardia, Provincia di Lecco e Comune di Lecco che ha previsto una nuova collocazione per alcune sedi istituzionali e di servizio, è stata trovata soluzione, dopo oltre 30 anni, a garantire una dignitosa sede del CPS e Centro Diurno
Continuità nel coinvolgimento e nel sostegno a tutte le Associazioni del Terzo Settore che si occupano dei diritti alla persona in campo sanitario, sociale, psichiatrico e dell’accoglienza.
Rafforzare l’impegno istituzionale con tutte le realtà e le strutture che gravitano sul territorio occupandosi di soggetti con fragilità.
Implementare in virtù della crisi che stiamo vivendo i finanziamenti relativi alla morosità incolpevole per dare sollievo alle famiglie in difficoltà.
Creare sodalizi e network per mettere in rete tutte le risorse che si muovono nell’ambito sanitario e sociale di sostegno alle persone al fine del raggiungimento del benessere complessivo dell’individuo.
Ampliare l’offerta di strutture socio-sanitarie.
Maggior raccordo tra il Comune, il nosocomio cittadino e le RSA, per migliorare le relazioni e i servizi.
Legare i sodalizi sanitari e sportivi in un’azione finalizzata alla gestione della salute e del benessere della persona.
La sicurezza è un bene primario e la pubblica amministrazione ha il dovere di garantirlo in ogni circostanza, anche con le attività propedeutiche a favorire il senso di sicurezza (illuminazione pubblica, polizia municipale, telecamere etc).
Questo è un tema caldo che riguarda qualsiasi aspetto della nostra vita quotidiana. La sicurezza è il bene primario per ogni individuo che fa parte della nostra comunità, pertanto l’azione della pubblica amministrazione deve garantire prioritariamente la sicurezza di ogni cittadino evitando di negare i diritti fondamentali regolati dalla nostra costituzione. La sicurezza è un bene che riguarda tutte le sfere e ogni settore della vita quotidiana.
Intervento per mettere in sicurezza il centro città e i quartieri da aggregazioni delinquenziali presenti in alcune aree di Lecco.
Controllo sistematico con l’ausilio delle autorità di polizia di tutti i parchi e le zone nevralgiche ove si manifesta la presenza di reati evidenti, dallo spaccio di droga a violenze di vario genere.
Potenziamento di videosorveglianza su tutto il territorio comunale.
Installazione di autovelox in alcune vie a scorrimento veloce per limitare la velocità a 50km/h.
Realizzazione di impianti luminosi su alcune strisce pedonali particolarmente critici.
utilizzo del DASPO urbano in tutte le circostanze di grande evidenza e criticità per la salvaguardia dell’incolumità personale o collettiva dei cittadini.
Grande rilancio dei servizi formativi ed educativi della nostra scuola pubblica e paritaria, apprezzando il lavoro di docenti e dirigenti delle istituzioni scolastiche. I 17.000 studenti presenti a Lecco devono trovare ambienti e spazi idonei per la loro formazione in un ambiente protetto.
Priorità in questi anni sono stati i lavori di messa in sicurezza e accatastamento degli edifici scolastici per garantire l’incolumità dei bambini.
Sono stati inoltre riqualificati i giardini e i cortili di alcune scuole dell’infanzia e di primo grado.
La scuola post-Covid-19: revisione modalità di accesso e orari. Garanzia del distanziamento sociale. Trasporto scolastico con il rispetto dei protocolli. Servizio mensa ricalibrato sulle peculiarità degli istituti. Rapida esecuzione di edilizia scolastica utilizzando tutte le possibilità previste dalla legge (ordinanze, somme urgenze, attività commissariali).
Occupazioni di urgenza di altri spazi per garantire il diritto allo studio.
Integrazione del registro dell’anagrafe dell’edilizia scolastica.
Rafforzamento ad integrazione di quanto già fatto sull’antisismica, sulla rimozione amianto e sulla sostituzione dei controsoffitti negli edifici scolastici.
Implementazione e sostegno del servizio piedibus, creando elementi dissuasivi sull’uso delle macchine per portare i figli a scuola per le famiglie che abitano a Lecco e possono scegliere opzioni alternative.
Continuare nei progetti di riqualificazione strutturale e impiantistica delle 22 scuole di primo grado e per la prima infanzia di proprietà comunale.
Analisi e valutazione annuale sul dimensionamento scolastico, riduzione in progress degli studenti, sugli abbandoni scolastici, sulla presenza degli immigrati.
Massimo sostegno anche economico e formativo ai ragazzi/e diversamente abili.
Sostegno alle scuole pubbliche e paritarie evitando scontri ideologici, mantenendo ben presente la validità dell’offerta educativa.
Utilizzare, favorire e sviluppare i servizi tecnologici e informatici sperimentati durante la fase dell’emergenza sanitaria.
Promuovere accordi di programma e conferenze di servizio, invitando soggetti privati per sostenere il diritto all’educazione.
Utilizzare lo sblocca cantieri per interventi finalizzati alla riqualificazione degli edifici scolastici pubblici, salvaguardando la normativa antimafia.
Come per altri settori della pubblica amministrazione occorre decrememntare la burocrazia attraverso la presentazione di documenti cartacei anche sui versanti delicati dell’edilizia privata con l’inserimento di nuovi sistemi informatici e digitali.
Dal febbraio 2020 è operativo il nuovo SUE on-line.
Informatizzazione e nuovi sistemi di accesso.
Formazione degli operatori e informazioni agli utenti
Digitalizzazione pratiche vecchie a ritroso (ad oggi dal 2015) con l’obiettivo finale la dematerializzazione archivio storico. Questo porterebbe notevoli vantaggi ad uno dei nodi principali legati al problema accesso agli atti
Il rapporto tra i ministeri, la Regione Lombardia, l’ANAS e tutte le autorità che si occupano di infrastrutture, unitamente al Comune, devono promuovere un tavolo comune dove assumersi tutte le responsabilità e identificare la ripartizione dei costi economici di competenza.
Opere strategiche. Lo sviluppo della città passa dalla necessità di potenziare le infrastrutture già presenti sul territorio e portare a compimento quelle opere che da anni sono rimaste bloccate (Strada di competenza Statale che collega Lecco con Bergamo, Tangenziale EST, ciclabile Lecco-Abbadia, implementazione Ponte Manzoni di competenza ANAS).
Nel 2010 abbiamo trovato molte opere pubbliche inconcluse: trovare il giusto percorso per re-instradarle dopo anni, alla luce magari di normative oramai superate, non è stato facile.
È molto meno complesso far partire da zero un’opera pubblica piuttosto che innestarsi in un percorso già avviato. Ricordiamo inoltre che solo a seguito dell’allentamento del vecchio patto di stabilità, avvenuto tre anni fa, abbiamo potuto ricominciare a incanalare risorse significative per far ripartire alcune opere.
Le Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026 sono un’occasione per realizzare infrastrutture (la Lecco-Bergamo per intero, svincolo Bione e nuova corsia di competenza ANAS prevista sul ponte Manzoni), ma da subito bisogna continuare a partecipare ai tavoli territoriali per orientare risorse sulla città.
Convenzione con TRENORD per un aumento di vagoni per il collegamento diretto, senza fermate, tra Lecco e Sesto F.S. dove inizia la linea metropolitana milanese per poi istituire da subito un tavolo che consenta lo stesso servizio tra Lecco e Monza F.S. (è già in progetto, con appalto lavori prima di fine 2020, il prolungamento della metropolitana MM su Monza).
Centro Sportivo Bione: dopo aver regolarizzato dal punto di vista demaniale e dei titoli, abbiamo investito 2.8 milioni di € sulle strutture outdoor e sula realizzazione dei sottoservizi. Il prossimo obiettivo è bandire una gara per un partenariato pubblico-privato che possa portare a completamento la proposta di tipologia di servizi prevista dal progetto presentato dall’attuale amministrazione. In un’ottica di rilancio di tutto il comparto, si favorisce la possibilità di insediamenti di attività funzionali differenti e in aggiunta a quelle esistenti.
Attivare un tavolo con Enti competenti (ANAS e Vigili del Fuoco in primis) per condividere l’iter per la deroga al passaggio mezzi rischio esplosione nell’attraversamento cittadino.
Valutare la percorribilità di una ipotesi di interramento di alcuni tratti della ferrovia in prossimità della stazione ferroviaria centrale e dell’area de La Piccola, liberando la superficie e ricucendo il territorio.
Tavolo territoriale con gli altri Enti e soggetti competenti per individuare un’area con caratteristiche tali da accogliere un depuratore territoriale, che permetta di risolvere il problema della città e di dismettere alcuni depuratori obsoleti. L’investimento economico sarebbe significativo, ma dal punto di vista della sostenibilità ambientale rappresenterebbe una sfida vincente per il nostro lago.
Lecco è una città compromessa per decenni di sviluppo urbanistico disordinato, solo negli ultimi 10 anni si è invertita la rotta fermando il consumo del suolo e puntando su riqualificazioni e ristrutturazioni.
La rigenerazione urbana deve rappresentare la vera rivoluzione di questo nuovo mandato amministrativo. Serve consapevolezza e idee chiare che siano finalizzate a ricostruire in alcune aree della città un legame sinergico e virtuoso con l’esistente. Tuttavia bisogna anche avere il coraggio oltre che di rivisitare profondamente il PGT, di procedere nella politica di conservazione delle aree verdi e del suolo pubblico ma anche di abbattere edifici che non rappresentano strategicamente più un valore aggiunto per la città e sono pericolanti. La valorizzazione estetica e la bellezza devono diventare un filo conduttore della città anche in chiave turistica. Le tante iniziative statali, dal Bonus Facciate ai protocolli sulla rigenerazione urbana debbono essere utilizzati tanto dal pubblico quanto dal privato senza indugi.
Approvazione variante in corso al PGT, il cui obiettivo è la semplificazione dell’impianto normativo per garantire maggiore chiarezza e fruibilità. La variante prevede, inoltre, la rettifica cartografica per la pubblicazione dello strumento urbanistico su piattaforma web/gis.
Aggiornamento della componente geologica, idrogeologica e sismica.
Proposta acquisizione area ex-Leuci con l’obiettivo di trasferire Linee Lecco e realizzare la cittadella dei servizi dove collocare anche le funzioni di manutenzione delle strade (segnaletica stradale, manutenzioni delle strade, posizionamento delle transenne per manifestazioni, interventi di supporto alla polizia municipale, etc...) che attualmente vengono esternalizzate e che in ottica futura, con la società già oggi in house, per l’attribuzione di ulteriori competenze. A ricucitura del tessuto urbano si propone di completare l’area con la creazione di un bosco urbano garantendo continuità con il parco dell’ex padiglione Cazzaniga.
Liberando tutta la zona dell’Addio ai Monti di Pescarenico, di proprietà comunale (il nuovo comando provinciale della sede dei Vigili del Fuoco si sposterà nell’area attribuita al Bione e Linee Lecco con i nuovi compiti insediata in una parte dell’ex area Leuci) puntiamo ad un progetto di grande rigenerazione urbana per riqualificare tutta la zona (inglobando l’area Icam) di Pescarenico con moderne strutture legate al benessere, all’accoglienza turistica e congressuale a cinque stelle con un modello di costruzione che rispecchi i parametri della sostenibilità ambientale. Un nuovo grande strategico polo turistico in uno dei posti più belli e suggestivi della città che rilancerebbe le politiche pubbliche e private su uno dei motori fondamentali per lo sviluppo. In tutta questa operazione si ritiene che il Comune non debba essere un semplice spettatore ma debba diventare l’attore primario andando a trattare direttamente con il curatore fallimentare per acquisire al patrimonio comunale tutta l’ex Leuci. Dopo anni di incuria da parte dei privati, ora che l’interlocutore è un curatore fallimentare e soprattutto forti del credito vantato l’Amministrazione di poco meno di 1 milione di euro, riteniamo che il Comune possa considerarsi un acquirente privilegiato.
Utilizzo superbonus 110% sull’efficientamento energetico dei cappotti e aumento isolamento dei fabbricati.
Piano di governo del territorio.
Processi di rigenerazione urbana collegata alle aree strategiche identificate dai progetti di Appello per Lecco (Caldone, Area Leuci, Area Icam e Addio Monti, mobilità sostenibile, con il nuovo piano del traffico, Area Rancio OtoLab e Ex-Oasa, interramento di un tratto di ferrovia per recupero di superfici importanti, Ex Piccola Velocità, Lungolago Lido e Porticciolo).
Analisi delle politiche relative al 5G sul territorio comunale verificando e accertando le conseguenze legate all’esposizione dell’inquinamento elettromagnetico.
Spesso si sottovaluta il suolo delle società partecipate che invece sono le realtà aziendali che muovono tutte le politiche legate all’acqua, all’energia, alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti, ai trasporti e alla gestione della sosta. Per questo non possono diventare un presidio in mano ai partiti politici ma realtà aziendali dove esaltare la competenza, il talento, l’autorevolezza e la cognizione di causa.
In sintonia con le comunità.
L’ingresso di Acsm Agam ha manifestato una carenza nel rapporto con la comunità lecchese e occorre recuperare al più presto questo gap. In prima battuta é necessario che Lecco (il secondo azionista della Società) venga riconosciuta come tale sia nella denominazione sociale, sia nella considerazione d’impresa che oggi fatica a manifestarsi.
Mentre per quanto riguarda Linee Lecco l’operazione “in house” fortemente voluta da Appello per Lecco sta dando i suoi frutti ed è diventata un braccio operativo significativo del Comune di Lecco anche sul fronte delle manutenzioni, in particolare dei parcheggi cittadini.
Applicazione di criteri meritocratici per individuare persone che siano all’altezza di ricoprire ruoli in posizioni apicali delle Società Partecipate
Affidare alla nostra partecipata di casa Linee Lecco ulteriori competenze. Ulteriori attività come la manutenzione delle strade, gli interventi manutentivi ordinari su edifici comunali, il posizionamento delle transenne durante le manifestazioni, la segnaletica orizzontale e verticale e l’attività ausiliaria a sostegno della polizia municipale.
Rivisitazione e potenziamento dell’attuale capitolato di appalto affidato a SILEA, inserendo il servizio di diserbo e rimozione del verde sui marciapiedi e lo spurgo pozzetti nonchè una verifica delle possibilità di una raccolta dei rifiuti notturna.
Analisi dei bisogni delle società partecipate che vedono come azionista il Comune di Lecco.
Continuare le politiche già avviate sulla tariffazione puntuale.
Durante il mandato rivisitare il capitolato di appalto e il dettato contrattuale inserendo il servizio notturno di raccolta e pulizia per consentire all’alba di trovare una città decorosa e pulita
Non dev’essere uno slogan ma deve far parte della nostra vocazione quotidiana di riconoscere vere pari opportunità senza discriminazioni.
Garantire i presidi istituzionali e di rete territoriale che tanto lavoro hanno fatto in questi anni.
Diritto alla parità di genere a partire dal sistema di gestione e titolarità comunale.
Rafforzare il sistema di vigilanza e prevenzione per la violenza contro le donne anche attraverso iniziative pubbliche mirate.
Continuare con il lavoro di coordinamento portato avanti in questi anni con le altre Istituzioni, le Associazioni e con la Commissione pari opportunità.
I quartieri sono il cuore pulsante e rappresentano la storia delle nostre comunità. Le esperienze promosse in alcuni quartieri devono essere incoraggiate e favorite con la costituzione di comitati di cittadini capaci di prendersene cura in un’attività di cittadinanza attiva e di abnegazione sociale fondamentale per la crescita delle nostre aree più periferiche.
A misura di famiglie, bambini, anziani e turisti.
La maggior parte dei cittadini vive nei diversi rioni della città: occorre portare anche in quelle realtà attività culturali e ricreative capaci di catalizzare l’attenzione pubblica e rendere più gradevoli le dinamiche relazionali delle comunità.
I quartieri rivendicano l’attenzione ai loro spazi verdi, ai luoghi di incontro, alla pulizia, alle manutenzioni e alla sicurezza. Su questi punti concentreremo maggiormente la nostra azione ampliando i capitoli di spesa che riguardano le attività operative negli alvei rionali, incidendo anche sulla valorizzazione dei parchi arricchendo il patrimonio arboreo e dei giochi, nonché intervenendo in aree diverse sulla riqualificazione ed estensione degli spazi dedicati agli animali.
Continuare nel lavoro iniziato in questi anni su sicurezza e manutenzione del verde cercando di porre attenzione alle diverse specificità dei quartieri, con interventi di manutenzione di scuole, giardini e parchi, delle strade e della segnaletica mantenendone al contempo le connessioni con l’intera città e assicurando la fruizione del verde di quartiere anche per la tutela della salute.
Aumentare in maniera significativa i capitoli di spesa per la manutenzione e il riordino del verde cittadino, degli spazi verdi, delle aiuole, sensibilizzando in maniera propedeutica ad investire anche i privati.
Approvazione del regolamento del verde cittadino.
Dotare di casette di erogazione dell’acqua e del latte ogni quartiere della città.
Recupero delle aree di superficie (ex Piccola, Interramento della Ferrovia, Area Leuci e Parco Addio Monti) con grandi progetti di rigenerazione urbana votati a consentire lo sviluppo di boschi urbani e/o nuove piantumazioni.
Il potenziamento ed il rilancio del sistema comunicativo interno del Comune estendendolo alla fruibilità dei cittadini e dei turisti.
La comunicazione è uno strumento essenziale che va potenziato. Prevediamo quindi di avere un ufficio stampa del Sindaco che si occuperà anche di fare avanzare i progetti della Grande Lecco attraverso la relazione a nome e per conto del Sindaco con amministratori e cittadini delle varie comunità.
Istituire una rete di fibra che consenta la velocità informatica in tempi sempre più brevi e con una capienza sempre più grande diventa necessità per le aziende per sentirsi vicinissime al sistema di Milano città metropolitana, Regione, Nazione e internazionalizzazione.
Creare un hub delle telecomunicazioni che possa da un lato aiutare le aziende e dall’altra essere da motore democratico per l’accesso alla rete.
Dotare la città di un wii-fii pubblico, efficiente, che possa permettere a tutti di avere accesso a servizi comunali, assistenziali, scolastici, pubblici e privati senza la penalizzazione di avere il proprio accesso esclusivamente privatistico da casa. Istituzione di uno spazio aperto al pubblico, regolamentato, una nuova “piazza” in cui tutti possono, come se fosse una biblioteca, avere a disposizione postazioni internet e devices per accedere ai servizi.
Creare un’identity della città di Lecco tenendo conto del brand Lago di Como.
Aggiornare tutte le piattaforme digital di comunicazione del Comune.
Incontri del sindaco e degli amministratori utilizzando tutti i media disponibili per un confronto settimanale con i cittadini